16 Dic Tarocchi della zingara
Tarocchi della zingara e le caratteristiche principali
Il mazzo di carte dei tarocchi della zingara è costituito da 36 tessere, sulle quali sono rappresentati diversi personaggi come animali, esseri umani, luoghi e azioni.
Attualmente il metodo di lettura delle carte che prevede l’uso dei tarocchi della zingara non è famoso come un tempo, quando era la tecnica più utilizzata. Le origini del nome dipendono dal fatto che, in passato, questo tipo di lettura veniva comunemente praticato da membri della comunità nomade, ovvero le zingare.
Si tratta di una pratica molto antica, che risale al 1300 nell’est Europa per poi diffondersi pian paino in tutto il Vecchio Continente, arrivando anche in Italia. Anche se all’inizio questo atto mistico veniva associato alle arti magiche, oggi sappiamo che non è così e che si tratta semplicemente di un metodo di lettura ed interpretazione dei tarocchi.
Focus sui tarocchi della zingara
Sin dalla notte dei tempi, si crede che il popolo nomade e, più precisamente, le zingare abbiano delle spiccate doti di chiaroveggenza. Pare che questi soggetti siano capaci di prevedere il futuro e di interpretare i segnali provenienti dall’occulto avvalendosi dell’uso delle carte.
I tarocchi che compongono il mazzo di carte sono illustrati in modo tale da essere ricchi di dettagli ed elementi che riconducono, di volta in volta, a questioni relative al lavoro, all’amore, alla fortuna, al futuro, al denaro e così via.
Il desiderio di conoscere cosa ha in serbo il futuro accomuna molte persone e, nonostante siano passati molti secoli da quando queste pratiche hanno fatto la loro comparsa, ci sono ancora persone che bramano di apprendere cosa accadrà nel loro domani.
La conoscenza del futuro, infatti, permette di avere un piccolo vantaggio sul fato. Fermo restando che ciò che è destinato a noi troverà sempre il modo di raggiungerci e che ci sono alcuni grandi eventi che non possiamo evitare in alcun modo.
Allora a cosa serve scrutare il futuro, se non sempre è possibile cambiarlo? Per essere preparati a ciò che ci accadrà domani. Spesso, infatti, arrivare ad un evento impreparati ci impedisce di gestirlo in modo adeguato.
Se, invece, pensate di rivolgervi ai tarocchi sperando che alterino il corso degli eventi dobbiamo deludervi dicendovi che non è questa la funzione dell’atto divinatorio. Diffidate di chi vi dice il contrario: i tarocchi servono ad affrontare un viaggio che conduce alla conoscenza di sé, permettendo di guardare in faccia i propri demoni e di gioire dei propri punti di forza.