18 Mag La magia degli oracoli
La magia degli oracoli è qualcosa che si tramanda da secoli. Nell’Antica Grecia c’era maggiore interesse verso le predizioni future, tanto che anche le personalità più importanti della società, prima di prendere una decisione, interpellavano gli oracoli.
Oggi è cambiato il modo di intendere il misticismo, sebbene ci sia ancora un gran numero di persone che si rivolgono alle sensitive per avere dei responsi.
Oracoli nella storia
Le prime tracce accertate degli oracoli risalgono all’Antico Egitto, quando il popolo ma soprattutto sacerdoti e faraoni avevano l’abitudine di consultare sempre i mistici prima di assumere qualsiasi decisione.
Nel corso del tempo queste figure hanno avuto una considerazione sociale altalenante. Si sono, infatti, intervallati periodi in cui i mistici avevano una notevole importanza – basti pensare all’oracolo di Delphi che è stato celebrato con tanto di santuario – ai periodi in cui queste figure hanno vissuto ai margini della società (es. epoca cristiana).
Ciò che conta davvero è che, nonostante i profondi cambiamenti che hanno attraversato la società, gli oracoli e il desiderio dell’uomo di conoscere il futuro è rimasto immutato.
Il desiderio di futuro con la magia degli oracoli
Cosa ha spinto generazioni di persone a consultare gli oracoli? Perché con il passare del tempo e il cambiamento delle tradizioni sociali e culturali, ancora oggi avviene questa pratica?
Il desiderio di conoscere il proprio futuro e cosa ha in serbo il destino per ognuno di noi è un bisogno che potremmo definire ancestrale. Rientra a pieno titolo tra gli elementi che ci contraddistinguono come specie e ci spingono a volere il controllo di ogni cosa.
Di fatto l’essere umano nasce curioso ed è proprio questa sua caratteristica che lo ha spinto a fare scoperte e invenzioni che hanno favorito il progresso.
Impossibile non avere il desiderio di dare un’occhiata al futuro, anche solo per curiosità e per essere preparati ad ogni evento.
Come si consultano gli oracoli
Oggi interrogare gli oracoli significa rivolgersi ad una sensitiva che, con l’aiuto di uno strumento (es. carte, amuleti, etc.) riesce a connettersi con il mondo dell’occulto e a trovare le risposte alle domande più difficili.
È importante sottolineare che quando si pone una domanda su sé stessi occorre essere chiari e diretti. Insomma, sono da evitare i giri di parole e i quesiti troppo complessi: le domande devono essere secce, nette e comprensibili.
Chi si rivolge agli oracoli deve avere una profonda fede in ciò che sta facendo: bisogna credere nel misticismo e nel fatto che il mondo è pervaso da energie che ci collegano gli uni agli altri.
È molto importante avere piena fiducia nel sensitivo.
Chi si appresta ad una seduta di predizione del futuro con scetticismo difficilmente riuscirà ad ottenere un responso attendibile. Ciò accade perché la persona che pratica questa arte deve riuscire a connettersi emotivamente con la parte più profonda del nostro io.
Per favorire questa connessione, è necessario aprirsi al prossimo, senza riserve e con grande convinzione.